Dopo la vittoria di un paio di settimane fa con Seriana Basket, Lussana vince all'ultimo respiro e dopo un supplementare con l'Aurora Desenzanese. Abbiamo potuto vedere cose strane (sull'applicazione del regolamento tecnico da parte dell'arbitro e su svagatezze della refertista e del cronometrista per non dimenticare l'alzatore di palette) ed altre meno (la palla che restava appiccicata alle mani dei soliti noti che amano ricevere i passaggi e non amano passarla ai compagni), tuttavia con un po' di sale in zucca si potevano gestire meglio i 12 punti di vantaggio a metà gara....
LUSSANA - AURORA DESENZANESE 70 - 69 D.T.S.
LUSSANA : Di Luio, Granelli, Ntih 16, Zinesi 20, Bonacina, Cattaneo 14, Rancati n.e., Ferretti 4, Barcata 2, Carminati 3, Poma, Mino 11. All. Fustinoni.
AURORA DESENZANESE : Chies 21, Arrighetti 12,Tiraboschi 15, Brignoli 2, Masneri 2, Valentino 9, Salimbeni 7, Baggi 1, Persico n.e.. All. Lombardi.
Parziali : 10-18; 15-19; 23/9; 15/17; 7/6 .
T.L.: Lussana: 21/31. Aurora: 16/38.
Falli: Lussana: 32. Aurora: 22.
5 falli: Barcata e Mino (Lussana) Valentino (Aurora)
Arbitro: Frigeni di Bergamo.
Che dire ancora? Che sarebbe bastato avere almeno il 50% ai tiri liberi? O che il signor Frigeni avesse applicato il regolamento che prevede che sia il "sostituto" entrato in campo al posto di un infortunato a tirare i liberi e non chi liberamente sceglie l'allenatore? O altre disposizioni regolamentari non attuate e che potevano generare ben più di un solo fallo tecnico?
No, guardiamo solo in casa nostra : sarebbe bastato non perdere stupidamente 4 palloni con altrettanti contropiede solitari e 8 punti sul groppone. Sarebbe bastato che chi va sul fondo a farsi dare il pallone faccia poi davvero il play e non s'incaponisca sempre a volersi schiantare contro la difesa avversaria, prendendo 40 tiri a partita, anche quelli impossibili. Sarebbe bastato che qualcun altro, al contrario, fosse un po' più egoista e prendesse qualche tiro in più senza aspettare lo "scarico" di chi non scarica mai....
Importante è imparare la lezione. Ma davvero stavolta.
Grazie Lombardi, passata la buriana, si torna a sorridere ancora...