
Il Presidente Regionale Ragnolini ha inviato a tutte le Società la lettera che vedete riprodotta sopra. Mi pare che, con questo episodio, sia ormai accertata l'assimilazione del nostro sport alle forme più deleterie di manifestazione del dissenso, tipiche di certe frange "ultras" ormai tristemente note nel calcio, in tutte le categorie. Al di là della retorica che solitamente ammanta il "poi" di episodi come questo ed al di là d'ogni possibile valutazione negativa rispetto a certi arbitraggi ed atteggiamenti di istruttori e giocatori che circolano anche sui nostri campi, non esiste giustificazione alcuna, nè tecnica, nè sociologica, nè antropologica o psicologica, nè tanto meno di "momentanea infermità mentale", che possa ammettere l'aggressione fisica di una persona su di un'altra. Punto e stop. Basket o vita di tutti i giorni che sia.
Adesso mi aspetto che qualcuno proponga le "ronde" anche attorno alle palestre alle quattro del pomeriggio dei sabato o che qualcun altro dica che se l'era meritato, quel ragazzo, come "segnale" per il ravvedimento di tutta la categoria arbitrale....
Beh, nella colonna destra del nostro blog/sito compare dall'inizio o quasi del nostro "angolo informativo" un'invocazione che recita :"Io non perdo mai, perchè mi diverto sempre!" ...
L'ho rubata al Rugby, uno sport rude e tosto, dove alla fine della partita le due squadre insieme non solo si abbracciano, come nel terzo tempo adesso scimmiottato dal calcio, ma addirittura vanno a divertirsi e mangiare e bere insieme...
Ecco, forse non occorrono parole a posteriori, ma "fatti" come questi appena citati, e che siano "convinti" e non formali, come spessissimo accade alle nostre latitudini sportive. AV